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sabato 04 maggio 2024

Simposio ''UnMapping the Renaissance'' al Kunsthistorisches Institut in Florenz – Max-Planck-Institut

12-03-2015

Dal 12 al 15 marzo 2015 il simposio "UnMapping the Renaissance" presso il Kunsthistorisches Institut in Florenz – Max-Planck-Institut in collaborazione con Villa Romana vedrà riuniti a colloquio nella città di Firenze studiosi e artisti provenienti da diversi paesi, oltre che il pubblico interessato. In un dialogo tra scienza e arte, che intende andare al di là dei formati accademici tradizionali, verrà posta la questione del rapporto tra sistemi di segni, immaginari e pratiche (de)coloniali predominanti.
La città di Firenze è considerata la culla del Rinascimento, ovvero di quella rinascita di orientamenti antichi e dell’inizio dell’età moderna in Europa. Il fatto che il Rinascimento, combinando potere economico-commerciale ed egemonia di lingua e di segni, abbia portato alla colonizzazione di mondi extraeuropei, non sembrerebbe essere ritenuto a tutt’oggi argomento meritevole di discussione nella “culla del Rinascimento”.
Nell’industria del turismo così come nelle scienze persistono, con le dovute differenze, le categorie eurocentriche anche, se non a maggior ragione, al tempo di una globalizzazione incalzante: lo sguardo verso l’esterno si fa probabilmente più scontato, tuttavia non di rado ciò si esaurisce in una riproposizione dei discorsi vigenti. Il modo di configurarsi di un dibattito di matrice europea, com’era evidente già nella politica identitaria e nella politica di potenza dei secoli XV-XVI e nel conseguente espandersi a livello globale, continua a definire, oggi come allora, le coordinate delle comuni mappe storico-culturali.
Negli ultimi anni, sullo sfondo di un “transcultural turn” in espansione, si è venuta tuttavia a creare anche una crescente consapevolezza rispetto alle categorie e ai processi di percezione ad esso correlati.
Le chiavi di lettura di questo dibattito più recente spaziano dalla scoperta che asserisce l’idea di un Rinascimento caratterizzato da una molteplicità culturale (Peter Burke) per arrivare fino all’interpretazione critica di un “Dark Side of the Renaissance” (Walter D. Mignolo). Approcci di tipo postcoloniale pongono la questione del ruolo dell’alfabeto latino, della stampa, della lingua o ancora di specifici ideali sociali, al di sotto dei quali si sono compiuti processi di espropriazione, canonizzazione e gerarchizzazione di culture, memorie e spazi, e che ancora oggi si possono compiere nel tramandarsi dei discorsi del Rinascimento.
Il simposio "UnMapping the Renaissance" segue in questo senso nuove misurazioni critiche della mappa mentale di un concetto di cultura e di epoca canonico e canonizzante.

Per informazioni: www.khi.fi.it