Dal 16 marzo 2015, al Nardini Bookstore Le Murate di Firenze è in programma un ciclo di 7 lezioni-conferenze dal titolo "Lezioni di politica (editoriale)". Un viaggio tra libri, e-book, siti web, archivi, biblioteche, per conoscere figure professionali, aree operative, competenze: orientamento, indirizzi, formazione.
Il titolo “Lezioni di politica (editoriale)" è fortemente voluto. Perché insegnare e basta non serve più, se non si accompagna l’insegnamento con la presentazione e la critica della realtà editoriale. Crisi nera delle librerie, pubblico scomparso: i dati ci parlano di milioni di lettori persi in questi anni, con crisi (prima di crescita, ora forse anche di numeri) anche per gli ebook. Mentre sembra che il problema sia diventato “solo" quello di Mondadori che compra RCS Libri. Come se non bastasse il monopolio che si sta costruendo con il gruppo Messaggerie-PDE che sta già dettando le nuove regole: tutto il rischio alle librerie e alle piccole case editrici, e sconti possibili solo per le proprie catene... Oppure non è così e invece l’accorpamento sarà utile a far vivere una distribuzione efficiente?... Siamo comunque il Paese, unico in Europa, dove le grandi case editrici hanno la proprietà delle grandi compagnie di distribuzione libraria. Siamo il Paese che aumenta il prezzo dei libri per poterli scontare sempre di più. Mentre in Germania non si fanno gli sconti e il pubblico paga i libri sempre meno e la crisi è minima, mentre in Francia lo sconto massimo è il 5% e l’editoria e le librerie reggono anche se con fatica... da noi in Italia si va con sconti dal 15 al 70% (le vetrine Mondadori e i grandi sconti Feltrinelli, recenti), i libri hanno prezzi di copertina assurdi, Amazon ormai impera e chiede il 53% agli editori che distribuisce direttamente senza fare alcuna promozione… chi ci rimette in questo settore? La sorda guerra fra Amazon e grande distribuzione italiana dove ci porterà?
Come trovar lavoro in un’editoria che punta a pubblicare libri che valgono solo tre mesi e che poi vengono sostituiti da altri simili?… non è anche questa la ragione del gran numero di nuovi titoli chiesti agli autori più noti, ogni anno? Ogni 4 mesi un nuovo libro, altrimenti la gente compra altro…
E dov’è finita l’editoria a stampa? Come mai chiudono le tipografie, ogni giorno, e si preparano altre chiusure, in numero sempre maggiore? Arrivano le edizioni stampate con macchine digitali, arriva il libro autoprodotto, arrivano gli editori a pagamento… ma siamo sicuri che i grandi editori non siano anche loro, a pagamento? Molti autori raccontano cose… Esiste una distribuzione per i libri delle microedizioni a stampa digitale?
Che senso hanno oggi le biblioteche? Che senso ha conservare i libri se poi tutto avviene on-line e i libri si leggono solo sui tablet? Ma poi è vero questo, o è vero che per la prima volta anche gli ebook si sono fermati, anzi hanno perso quote di mercato? E in ogni caso: come si fa a diventare editori di ebook e ottenere che questi vengano distribuiti?.
Come si può oggi fondare e tenere aperta una casa editrice? Ma l’editore dev’essere un intellettuale oppure deve fare lo stampatore di buone idee e buoni testi, scegliendo il giusto editor o il bravissimo direttore editoriale/intellettuale? E come si fa a tenere aperta una casa editrice oggi, in tempi nei quali i margini economici sono inesistenti ma le tasse, in Italia, si pagano prima della fine dell’anno e su un ipotetico giro d’affari a cui lo Stato non crede nemmeno? E gli Studi di settore tengono conto della crisi o calcolano solo quanti computer (spenti) hai negli uffici (vuoti)?
Quali contratti, per quali autori, nel 2015? Fiere, convegni, librerie oppure supermercati, ristoranti, stazioni… dove si potranno vendere i libri?
Questo, e altro, si ascolterà, soprattutto nella seconda parte degli incontri, mentre la prima ora è dedicata a una vera lezione-conferenza sul tema. Poi arrivano contro-relatori e dibattito...

Per informazioni ed iscrizioni: www.nardinibookstore.it